Diario di bordo
Cristoforo Colombo, Mursia

Il testo del giornale di bordo di Cristoforo Colombo è giunto sino a noi grazie a una trascrizione eseguita dal francescano Bartolomé de Las Casas. La copia originale del giornale è andata perduta.
Colombo appunta diligentemente i momenti più importanti della sua avventurosa navigazione, sottolineando anche emozioni e impressioni, dalla rottura del timone della Pinta ai numerosi falsi avvistamenti della Terra, ai malumori dei marinai estenuati dalla lunghezza del viaggio. E poi quando il viaggio sta finalmente per terminare, si fanno più frequenti le annotazioni quotidiane di segni che annunciano la vicinanza della Terra come zolle erbose verdi, rami con foglie verdi, uccelli che normalmente volano sottocosta.
Un testo ricco di tensione e di senso dell’avventura descrive un’impresa che, soprattutto per chi allora la compì, prospettava un esito tutt’altro che scontato.