También la lluvia (Anche la pioggia)
- Paese e anno di produzione: Spagna, Francia, Messico, 2010
- Regia: Icìar Bollaìn
- Durata: 104 minuti
- Lingua: spagnolo sottotitolato in italiano


Un regista idealista, Sebastian, e un produttore senza scrupoli, Costa, decidono di girare un film su Cristoforo Colombo e sulla conquista dell’America. También la lluvia è quindi un film che racconta la storia di una troupe cinematografica che sta girando un film.
I due decidono di realizzare l’opera in Bolivia, utilizzando un folto gruppo di attori non professionisti che verranno ingaggiati realizzando un casting con la popolazione locale. Girare in Bolivia, in un paese povero, con attori non professionisti, garantirà una notevole riduzione delle spese perché le paghe saranno molto basse.
Le riprese del film vengono realizzate nella città di Cochabamba proprio nel periodo in cui la popolazione porta avanti la famosa “guerra dell’acqua”. Nel 1999 il governo boliviano aveva concesso alla multinazionale Usa Bechtel e alla multinazionale italiana Edison i diritti di sfruttamento dell’acqua, provocando una lunga rivolta popolare. Il film rappresenta così un immediato e avvincente parallelo tra passato e presente, dove si paragona la violenza dei conquistadores spagnoli del XVI secolo assetati d'oro alla sete di profitti legata allo sfruttamento senza scrupoli dell'acqua (“l’oro blu”) da parte delle moderne multinazionali.
Il parallelo tra i due periodi storici così lontani è sostenuto anche da una coincidenza: l’indio boliviano a cui il regista ha affidato il ruolo di capo tribù nel film su Colombo, Daniel, è anche la guida della rivolta della guerra dell’acqua.
Passano i secoli, dunque, ma la mentalità degli uomini del Nord del mondo, che vivono nei paesi ricchi, non cambia: anche se in modi meno cruenti, continuano con arroganza, presunzione e in nome di una insaziabile sete di guadagno a istituire rapporti di sfruttamento con i paesi del Sud del mondo.